Stop alle auto benzina, diesel, ibride in Europa dal 2035: è ufficiale
- ALLOMOTEUR Le Blog
- 15 lug 2021
- Tempo di lettura: 2 min
La Commissione Ue ha annunciato ufficialmente la proposta per il divieto alla vendita di tutte le auto con un motore endotermico

Lo stop alla vendita delle auto benzina e diesel ha una data proposta ufficialmente dalla Commissione europea: il 2035. E non solo, perché per quel termine, secondo la proposta dell’esecutivo comunitario, dovranno uscire dal mercato tutte le auto con emissioni di CO2 allo scarico, incluse quindi anche le ibride e le ibride plug-in. La misura inciderà pure sui veicoli commerciali leggeri.
La proposta è arrivata oggi attraverso “Fit for 55”, il pacchetto di riforme climatiche pensato per ridurre, entro il 2030, le emissioni di CO2 del 55% rispetto ai livelli del 1990, con l’occhio rivolto sempre alla totale neutralità climatica del Vecchio Continente, che andrà raggiunta invece nel 2050, come vuole il Green Deal europeo. In pratica, fra 14 anni, nei concessionari si potrebbero trovare solo auto elettriche e a idrogeno.
Più nel dettaglio, la Commissione Ue ha preparato una roadmap per fare in modo che le “emissioni delle autovetture nuove diminuiscano del 55% a partire dal 2030 e del 100% a partire dal 2035 rispetto ai livelli del 2021”. Questo significa che “tutte le autovetture nuove immatricolate a partire dal 2035 saranno a zero emissioni”.
Insomma, non è scritto in maniera esplicita, ma il testo vuole dare l’addio alla vendita di vetture benzina, diesel, Gpl, metano e anche di tutte le ibride (mild hybrid, full hybrid e plug-in hybrid). Dalla metà del prossimo decennio, le nuove auto potrebbero essere solo elettriche o a idrogeno.
La messa al bando delle nuove immatricolazioni per le auto con motori a combustione non significa però assolutamente che sarà vietata anche la circolazione. Quello, almeno in questa fase, rimarrà un tema da gestire all’interno degli Stati.
Per facilitare il passaggio alle zero emissioni, la Commissione imporrà agli Stati membri, attraverso l’aggiornamento delle Direttiva sulle infrastrutture per combustibili alternativi (Dafi), “di aumentare la capacità di ricarica in linea con le vendite di autovetture a emissioni zero e di installare punti di ricarica e di rifornimento a intervalli regolari sulle principali autostrade: ogni 60 km per la ricarica elettrica e ogni 150 km per il rifornimento di idrogeno”.
Ora si aprirà una complessa fase di trattative tra la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio Ue. La possibilità che la proposta ottenga il via libera definitivo sono comunque piuttosto elevate, vista la forte incidenza dei Verdi nell’Europarlamento.
In ogni caso la proposta arriva in un momento in cui diverse Case auto stanno lanciando le loro strategie di elettrificazione, molte delle quali hanno già fissato una loro data per terminare la produzione di veicoli con motore termico.

Comentários